Sheryl Sandberg (top manager di Facebook) e i limiti delle donne manager, un momento a cui prestare attenzione, esplora le sfide e le barriere che le donne incontrano nel mondo del management, attraverso l’esperienza e le riflessioni di una delle leader più influenti della tecnologia. Nell’articolo “Sheryl Sandberg e i limiti delle donne manager,” si analizzano le difficoltà che le donne affrontano per raggiungere posizioni di vertice e le strategie per superarle, ispirate dalla carriera di Sandberg.
La top manager di Facebook Sheryl Sandberg, bacchetta le donne manager: per fare carriera occorre abolire il senso di colpa potenziando la sicurezza di sé.
Dalla top manager di Facebook Sheryl Sandberg arrivano una serie di consigli diretti alle donne manager, ma anche alle esponenti del sesso debole che stanno facendo i primi passi nel mondo del lavoro: con il suo libro “Lean In: Women, Work, and the Will to Lead“, in uscita anche in Italia come “Facciamoci Avanti: le donne, il lavoro e la voglia di riuscire“, bacchetta il mondo rosa mettendo in evidenza come i motivi che si celano dietro la carenza di donne ai vertici siano da ricercare, soprattutto, nel modo di essere e di pensare delle donne stesse.
Perché le donne manager non riescono a fare carriera?
Secondo la Sandberg, che Forbes ha eletto quinta donna più potente del mondo, se le donne non riescono a colmare il gap che le distanzia dal sesso forte (sia in materia di posizioni dirigenziali sia di retribuzioni), è anche perché sono solite sabotare la loro carriera.
«Quello che mi allarma non è solo che noi donne continuiamo a non metterci in primo piano, ma anche che non notiamo questo divario e non cerchiamo di colmarlo. Quel “noi”, naturalmente, comprende anche me.»
Possono esserci le competenze, gli studi, i master e anche l’autostima, ma se è la sicurezza a vacillare ogni traguardo professionale diventa irraggiungibile. Le donne, infatti, sono solite arrendersi presto accettando ruoli secondari, mettendosi da parte: un atteggiamento che deriva sia dal background culturale sia dalla stessa educazione.
A influenzare il pensiero femminile è anche il senso di colpa latente che, spesso, fa mettere in secondo piano il lavoro rispetto alla famiglia anche quando non esistono evidenti difficoltà di conciliazione.
Se, da un lato, la Sandberg riconosce il ruolo fondamentale di un marito e di un compagno al fianco di una donna che non vuole rinunciare alla carriera, esistono anche altre strategie per favorire la carriera rosa tentando di colmare il divario con la sfera maschile: è fondamentale essere pronte a fare delle scelte, anche coraggiose, a fare gruppo con altre donne, a tenere conto delle proprie aspirazioni senza lasciarle sfiorire, ma facendo il possibile per ottenere quello che si vuole.