Molti sono i grandi leader, ma solo pochi sanno essere eccezionali. Almeno secondo il parere di Peter Gasca.
Peter Gasca, co-fondatore di WildCreations.com e Jumpoff.co, dalle colonne di Inc. si domanda quali siano le qualità fuori dell’ordinario che rendono eccezionale un leader situazionale. Perché se è vero che sono molti i grandi manager sparsi un po’ in tutto il mondo, lo è altrettanto che quelli davvero eccezionali, capaci di lasciare un segno profondo, si contano sulle dita di una mano.
Che cosa allora li rende speciali? Intanto la loro maniera di comunicare. «I leader eccezionali sono spesso coloro che chiedono più domande che risposte – l’analisi di Peter Gasca – Non a caso, sanno anche le domande giuste da porre. La ragione per cui sono grandi comunicatori non è tanto la buona capacità oratoria, ma piuttosto perché sanno capire con chi stanno parlando».
=> Scopri come cambia il concetto di leadership nell’era moderna
Seconda differenza: «I grandi leader sono capaci di avere una ottima visione del business in prospettiva. I leader eccezionali sono anche capaci di ammettere quando sbagliano». Quindi, i leader eccezionali sono anche capaci di delegare il lavoro ai collaboratori, responsabilizzandoli. «Capiscono l’importanza del fatto di circondarsi di eccezionali talenti, delegando compiti e responsabilità ad essi».
Se poi una caratteristica che accomuna i grandi leader è quella di saper identificare le problematicità, un leader eccezionale è colui che è anche in grado di intervenire e trovare soluzioni. Infine, per dirla con le parole di Peter Gasca: «Un grande leader è eccezionalmente intelligente. Un leader situazionale sa meglio come si faccia a non risultare stupido». Perché «il non risultare stupido è una delle competenze più sottovalutate oggi. Una cosa che va al di là degli errori nel business e che include le decisioni personali del leader, le quali inevitabilmente faranno precipitare gli affari. I leader eccezionali istintivamente sanno come evitare situAzioni